Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, ha presentato la sfida contro il Milan di Allegri. Di seguito le sue parole in conferenza stampa.
La Fiorentina deve alzare la testa al più presto. L’inizio dei toscani con il ritorno di Stefano Pioli in panchina è stato da dimenticare: nonostante un mercato ricco e investimenti importanti, i viola non sono riusciti a ottenere i risultati sperati. Nelle prime 6 partite di campionato i gigliati hanno raccolto solamente 3 punti, dati dai pareggi contro Cagliari, Torino e Pisa. Al momento la Fiorentina si trova al 17esimo posto in Serie A, e contro il Milan dovrà offrire una prestazione di alto livello per poter scalare posizioni. Di seguito le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa.
Fiorentina, Pioli: “Ritorno a San Siro? Speravo di tornare in un altro momento”
Quali sono le sensazioni del suo ritorno a San Siro?
“Avrei voluto un altro momento per tornare a San Siro ma adesso non sto pensando alle emozioni che inevitabilmente ci saranno. Sono concentrato sul nostro momento nonostante lì abbia vissuto emozioni bellissime”.
Perché Gudmundsson ha un rendimento diverso in nazionale?
“Aveva perso un po’ di ritmo e queste due partite gli anno fatto bene. Lui è tornato in una condizione fisica e mentale migliore. Da lui mi aspetto di più”.
Come sta Kean?
“Ha lavorato in piscina e negli ultimi giorni in campo. Oggi ha fatto parzialmente in gruppo e domani decideremo in modo definitivo. Siamo fiduciosi ma aspettiamo domani”
Un punto sugli infortunati?
“Pongracic sta bene. Sohm invece sta meglio, penso che saranno entrambi convocati”
Come sta Fagioli?
“Sta bene, si è allenato bene. Ad inizio anno l’ho impiegato regista e devo dire che ci credevo tanto. Le prestazioni erano state positive ma alle prime difficoltà lui si è un po’ scoraggiato e ho preferito cambiargli posizione”.
Pioli: “Comuzzo ha passato un momento non ottimale. Gli obiettivi? Bisogna essere realistici”
Come ha visto Comuzzo?
“Ha passato un momento in cui la sua condizione psicofisica non era ottimale e ho preferito fare altre scelte. Quando i risultati non arrivano è normale guardare chi non gioca, ma io le scelte le faccio in base a ciò che vedo. Dobbiamo tutti darci da fare e chi non gioca dovrà mostrarmi qualcosa in più. Lavoriamo insieme da tre mesi, sono pochi nel costruire una squadra e nel costruire una mentalità. Ma io vedo che la squadra lavora bene e che stiamo crescendo. Dobbiamo migliorare negli episodi, essere più scaltri e furbi”.
Si è ridimensionato negli obiettivi?
“Ad inizio stagione tutti abbiamo delle alte aspettative. Ora pero serve essere realistici, la classifica non ci permette altro che pensare a migliorarla. Poi man mano che la stagione andrà avanti capiremo quali obiettivi puntare”.