La Cremonese si prepara ad affrontare il Verona nella sfida di domenica. Davide Nicola ha parlato così della gara in conferenza stampa.
La Cremonese si prepara ad affrontare il Verona in una sfida che ci dirà di più sulla lotta salvezza di questa stagione. Davide Nicola ha presentato così la sfida in conferenza stampa.
Cremonese, le parole di Nicola
“Fino a qui i ragazzi sono stati encomiabili, perché credono in modo incredibile in quello che vogliamo fare, con uno spirito incredibile. Questa qualità sarà fondamentale per mettere in pratica le idee che abbiamo in mente”.
Com’è andata la settimana e come stanno gli infortunati?
“Settimana impegnativa, ma anche molto utile: abbiamo riprogrammato alcune situazioni individuali. Incontreremo una squadra che ha giocato due giorni prima di noi, ma siamo comunque riusciti ad impostare bene il lavoro, preparandoci al prossimo impegno. C’è grande voglia di integrare il più velocemente possibile Vardy e Sarmiento e dobbiamo stare attenti, senza esagerare: i carichi di lavoro svolti sin qui rischiavano di diventare poco sostenibili e quindi hanno fatto un’altra tipologia di esercizi per prevenire gli infortuni.
Sono affaticati e per questa settimana proseguiranno nella preparazione in programma per loro, mentre Barbieri finalmente potrà aggregarsi alla squadra e potrà respirare il clima partita che manca da un po’. In più Payero la settimana prossima sarà abile e arruolato, è circa all’80%”.
Che partita si aspetta domani? II Parma si vuole consolidare anche se ha solo un punto…
“Ho studiato il Parma e mi aspetto una squadra molto forte. In questo momento è presto per guardare la classifica, il campionato sarà lungo e tosto, siamo appena all’inizio. Ci sono squadre che non c’entrano nulla con quello che è il nostro obiettivo, lo stesso Parma ha poco a che fare con l’obiettivo che ci riguarda. Sono una squadra forte, costruita bene e hanno un allenatore che personalmente mi piace, sia nel modo di porsi sia per il percorso che ha potuto fare come vice al fianco di grandi tecnici.
Sicuramente sarà una squadra con un’identità precisa, che alterna il palleggio all’attacco della verticalità e ha giovani di livello. L’anno scorso dissi lo stesso per il Como e penso che quest’anno varrà per il Parma, noi abbiamo bisogno di fare questa partita nel miglior modo possibile perché sfideremo una formazione dalle qualità tecniche importanti”.
Così come il Verona, anche il Parma sfrutta molto le fasce. Contromisure?
“Al Bentegodi abbiamo trovato, con il Verona, la prima squadra con quelle caratteristiche, ma ce ne saranno tante altre come il Parma, la Roma, l’Atalanta, l’Udinese… Tutte formazioni che fanno dell’aggressività costante una propria caratteristica, abbiamo un certo tempo di adattamento ma dovremo essere abili a capire che contro squadre del genere il gioco deve prendere un ritmo diverso e una velocità maggiore.
Non dobbiamo pretendere tutto e subito, ed è per questo domani sarà importante anche il pubblico che avremo alle spalle, che ci dovrà dare una grande mano nel sentirci sempre più consapevoli di noi e di ciò che sappiamo fare. Tutto il resto sarà condito dal lavoro, ma io aggiungo che abbiamo iniziato questa avventura con uno spirito incredibile, e questa è una qualità che permette di farti andare oltre e mettere in pratica le tue idee. Dobbiamo avere questo spirito ed è fondamentale mantenerlo vivo, come stanno facendo i nostri tifosi”.
Ha parlato molto di ritmo. Ha preparato la gara concentrandosi di più sulle caratteristiche del Parma o su quanto visto a Verona? Sin qui abbiamo visto una Cremo che incassa meno quando gioca in avanti…
“Non ci è ancora successo di fare costantemente la partita con il baricentro alto, le altezze di campo si trasformano in base alle fasi di una gara. Poi ci sono le caratteristiche degli avversari, noi stiamo lavorando soprattutto su noi stessi dimostrando allo stesso tempo grande umiltà nei confronti degli avversari.
Dopo il girone di andata avremo una panoramica della qualità delle squadre che abbiamo di fronte e potremo creare un database con le tendenze che ci permetteranno di conoscere le peculiarità di ciascun avversario così da trovare il vestito giusto. Siamo una squadra che ama giocare e costruire da dietro restando corta, ma serve anche capire che la velocità del gioco e la qualità nel passare da una fase all’altra sono determinanti in questo campionato. Spesso le partite si decidono grazie a questo fondamentale”.
Bonazzoli contro il Milan, Floriani Mussolini contro il Sassuolo e Audero a Verona: in ogni partita c’è un giocatore più determinante di altri. Va bene così o si aspetta una Cremonese più “d’insieme”?
“Dal punto di vista collettivo il lavoro è di tutti i componenti, ma in certe partite c’è chi riesce ad aggiungere un surplus di qualità ed essere più determinante: sono cose che succedono a tutte le squadre. Tutti i ragazzi sono stati encomiabili fin qui, io li vedo tutti i giorni e posso confermare che credono in maniera incredibile a quello che stiamo facendo.
Se abbiamo raccolto punti è perché hanno dimostrato di saper essere squadra, e sono consapevoli che capiterà anche di non riuscire ad ottenere il risultato per la bravura dell’avversario. La partita di domani ci consentirà di migliorare su alcune situazioni sulle quali stiamo lavorando”.
Vazquez può essere il giocatore in grado di accendere la luce? La fisicità di Moumbagna può tornare utile in attacco?
“Può essere utile, ma noi abbiamo bisogno di non perdere i giocatori che abbiamo preso. Andremo avanti un mesetto da questo punto di vista per portare tutti allo stesso livello, Faris si sta allenando regolarmente e avremo bisogno anche delle sue caratteristiche. Dovremo adottare strategie diverse, accortezze diverse, in base alle condizioni in cui ci troviamo. In un campionato come la Serie A avere giocatori che trovano la soluzione giusta sotto pressione sono importanti, ma questo va costruito tenendo conto degli equilibri sia interni che della partita”.
Il tecnico del Milan Allegri si è detto a favore dell’utilizzo del VAR per l’assegnazione dei calci d’angolo, da cui possono scaturire occasioni pericolose. Cosa ne pensa?
“Io sono assolutamente d’accordo, mi piace la mentalità che gli arbitri stanno mettendo in campo e la comunicazione che hanno anche nei confronti nostri e dei giocatori. Le dichiarazioni sono in funzione di quello che si è visto anche nella nostra partita di Verona, noi abbiamo avuto un calcio d’angolo a favore che il VAR ha decretato come non nostro, perché effettivamente l’avevamo toccata noi, e io sono assolutamente d’accordo.
Sulla carta sarebbe potuta essere un’occasione persa, ma di contro se ti danno qualcosa che non ti appartiene potresti avere un vantaggio. Il calcio d’angolo che ci è stato tolto mi sta bene, purché sia una cosa che valga per tutti. Ma ho grande fiducia sul fatto che sarà così”.
Vandeputte e Collocolo sono i punti fermi del centrocampo sin qui, alla prima esperienza in Serie A. Cosa l’ha convinta a sceglierli con continuità? L’energia e lo spirito di sacrificio che hanno mostrato nelle prime giornate?
“La risposta sta già nella domanda. Consideriamo che sono alla prima esperienza in un nuovo campionato, è la dimostrazione che in altre categorie ci sono giocatori che potrebbero stare in Serie A. Sono contento per loro perché sono ragazzi eccezionali, disposti a lavorare e che stanno dando un grande contributo. Li stiamo impiegando tanto perché nelle precedenti partite abbiamo leggermente forzato l’introduzione di Payero, che ci ha dato ulteriori soluzioni.
In questo momento abbiamo Vandeputte, Johnsen che è tornato a pieno regime e Sarmiento con il quale dobbiamo lavorare, tutti stanno dando risultati. Giusto portare avanti queste scelte e pensare che in questo momento Vandeputte, Collocolo, Grassi e Bondo sono obiettivamente in uno stato di forma più avanzato”.