Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa in vista di Juventus-Roma. Ecco le sue parole, riportate da Sky Sport.
Dopo l’ottima vittoria di Bologna, la Juventus riparte dalla Roma: ai bianconeri serve una vittoria per avvicinarsi ai giallorossi e alle zone alte della classifica. Luciano Spalletti ha commentato il momento della Juventus, ma non solo, in conferenza stampa: ecco le sue parole, riportate da Sky Sport.
Juventus, Spalletti: “Gasperini ha inventato un modo di giocare a calcio, domani bisogna tirare fuori la motivazione di Bologna”
Domani cosa vorrebbe vedere?
“Mi ha fatto piacere averli visti allenarsi in una maniera corretta, un miglioramento che deve esser il modo di proiettarsi verso un calcio attuale. L’abbiamo fatto in una partita tosta e difficile, è un’evoluzione per andare a prendere delle cose che abbiamo lì a portata di mano”
Si è rivisto Milik: come l’ha ritrovato?
“Milik domani è convocato, l’ho trovato come un bambino felice che torna a fare il gioco che gli è sempre piaciuto. Sa che tipo di ruolo fa e ha caratteristiche importanti per quel ruolo”
Di cosa parlava a cena con Gasperini?
“Io sto bene con tutti, lui è uno di quelli che mi ha messo curiosità da sempre. Da lui c’è da imparare, è un modello di fabbrica, il Gasp-brand. Già dai tempi di Crotone adottava l’uomo su uomo quando andava il fuorigioco. Lui ti viene a prendere fino a casa tua e non gli interessa dello spazio che lascia alle spalle. Tutti quelli che ha allenato e che ora allenano giocano come lui: Palladino, Juric, Bocchetti, Modesto… Guarda la Roma attuale: ha trasformato i calciatori da un punto di vista della mentalità. Sono tutti giocatori di livello e ti sgama subito nelle tue incertezze. Te li ritrovi subito nell’area di rigore e chiunque della squadra si sa comportare in qualsiasi posizione di campo. Attraverso il suo modo asfissiante e opprimente non ti lascia spazio e libertà per esibire il tuo calcio. Devi essere bravo a ritagliartela ma se non vai oltre il duello iniziale non riesci. Lui è uno di quelli che ha inventato un modo, come Sacchi creò delle situazioni nuove, anche lui. Complimenti a lui e alla Roma che gioca un calcio totale”
Juventus, Spalletti: “Yildiz e Mckennie due modelli, abbiamo margini di miglioramento
Questa Juventus la diverte anche?
Essere belli può essere anche fare una corsa in più. Talento è anche qualcosa che prima non veniva definito come talento. Abbiamo margini di miglioramento”
Nel calcio che si evolve Yildiz e McKennie sono due modelli?
“E’ un po’ così. Prima succedeva che c’era un’impostazione in cui la posizione di uno dava l’idea di dove fossero gli altri. Adesso non è così. Bisogna anche vedere dove non guardi, è una battaglia che sto facendo nello spogliatoio. Gli spazi ora sono tra gli avversari, non tra le linee. Devi andare a vedere dove sono andati a finire gli avversari, con uno scanning, un radar, sempre presente. E’ quello che faceva Totti quando giocava, o Del Piero, che con le sue giocate anticipava e vedeva l’impossibile. E andava a creare da una situazione pensata e da una fantasia, una situazione giocata e reale. Quando riceveva palla lui, Salah e Perrotta andavano già perché sapevano che la palla sarebbe arrivata. Oggi per uscire da queste prigioni che creano le squadre come quelle di Gasp serve questa fantasia. E poi anche atletica e corsa, non puoi permetterti nemmeno uno che non faccia la fase difensiva”
Bremer e David domani partono dall’inizio?
“Bremer gioca. David? Hanno fatto bene a non portarlo a cena: lui la prima volta ha grattato il parmigiano sulla pasta con le vongole e non l’hanno più portato”
Juventus, Spalletti: “Cambiaso è sotto il suo livello, non ci serve un regista”
Si sta costruendo una voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro?
“Sì, anche a me sembra di vederli più coinvolti in quello che capita. La continuità crea l’eccezionalità: nell’essere continuo poi crei la giocata importante. A Bologna hanno giocato a viso aperto”
A che punto è Cambiaso?
“Cambiaso mi piace e sa fare tutto. In questo momento ho preferito togliergli dei pezzi di partita perché sa fare tutto ma ora è tutto sotto livello. Ha potenzialità molto superiori. Ci è rimasto male perché capisce questa situazione ed è esigente con se stesso. Ne abbiamo parlato, ha visto i dati che gli ho spedito e lui è molto autocritico con se stesso. Il presuntuoso non è allenabile, lui invece ha fatto delle riflessioni e in allenamento l’ho rivisto fare le sue sgasate piene di qualità”
In rosa c’è un regista? Cercherete qualcosa sul mercato?
“Non ho parlato di niente con la società. Abbiamo quel tipo di giocatore, Locatelli mi sta piacendo. Lui dà equilibrio ma ha anche piedi buoni. Deve solo velocizzare le giocate. E come lui Koopmeiners e anche Miretti”
Quanto cambia la sua Juve senza Koopmeiners squalificato?
“Non so prevedere il futuro, me lo posso immaginare. E posso creare abitudini corrette per prevenire. Possiamo giocare la palla in modi diversi, poi dipende anche dall’avversario. Loro ci verranno addosso, ci rimane libero il portiere e attaccheranno anche quello”




