Conte può sorridere: Neres sta fornendo prestazioni da top player…
David Neres è la risposta imprevista a una serie di guai che avevano messo in ginocchio il centrocampo del Napoli. Quando gli infortuni hanno falciato De Bruyne, Anguissa, Gilmour e Lobotka, i partenopei rischiavano un crollo tecnico e mentale. Invece, proprio nel momento più complicato, è riemerso lui, l’uomo che Conte ha riciclato – o forse reinventato – per ridare identità a una squadra smarrita.
Neres, arrivato dal Benfica per 28 milioni di euro e frenato a lungo da acciacchi e dalla concorrenza interna, ora interpreta un ruolo nuovo, quasi ibrido: non più l’esterno anarchico di un tempo, ma un interprete moderno che agisce tra le linee, accende la manovra, rompe gli equilibri e si muove accanto a Lang alle spalle di Hojlund. Le sue prestazioni lo certificano. Dopo un avvio marginale, ha infilato minuti, giocate decisive e una continuità che nessuno osava più aspettarsi: tre reti, un assist e una presenza costante che sposta gli equilibri delle partite.
Neres tutto fare: ovunque gioca fa la differenza
Conte lo ha provato perfino da falso nove contro l’Inter, intuendo che la sua imprevedibilità potesse disorientare le difese. Da quel momento, Neres è diventato l’elemento capace di accendere di colpo l’attacco. Una doppietta contro l’Atalanta, un gol pesantissimo a Roma e l’ultima giocata illuminante con la Juventus che ha mandato in porta Hojlund testimoniano che il brasiliano è tornato a brillare.
Periodo d’oro per il brasiliano: nessuno come lui da ottobre
Da ottobre in poi, nessuno in Serie A ha inciso più di David Neres. L’attaccante del Napoli ha messo insieme sei partecipazioni totali, divise tra tre gol e tre assist, e si è piazzato tra i giocatori più produttivi del campionato. Numeri che lo affiancano ai migliori – da Giovane a Bonny, fino a Lautaro Martínez e Leao – confermando il suo momento d’oro.
Con le sue recenti presenze, il brasiliano ha raggiunto quota 48 partite con la maglia dei campioni d’Italia.
