Roma, Gasperini: “Ferguson? Ha recuperato ma non è al top! Dybala e Angelino? Dipende dai medici… Hermoso? Domani non c’è””

Roma, Gasp in apprensione: altro infortunio per un TOP! Ecco di chi si tratta

In conferenza stampa, Gian Piero Gasperini ha avuto modo di parlare della Roma e della Cremonese. Ecco le parole del tecnico, riportate da Sky Sport. 

C’è stata un’evoluzione di Ferguson? È migliorato?

“Sicuramente sì. È un ragazzo giovanissimo che arriva da un altro Paese, con altre esperienze, quindi un po’ di adattamento deve averlo. Ha avuto bisogno di un po’ di tempo anche per integrarsi con i compagni, quando dissi che aveva fatto l’allenamento giusto l’ho buttato in campo e si è fatto male. Bisogna avere la pazienza di aspettarli questi ragazzi”

Come l’ha visto in settimana?

“Ha recuperato, ma non sta benissimo. Ha ancora un po’ di dolore nel calciare e questo lo limita, però ha grande voglia, volontà e in partite questi piccoli acciacchi vanno superati”

A detta di molti la Roma sta compiendo un’impresa a essere prima. Quando una squadra fa un’impresa va oltre il 100%, ma la sensazione che noi abbiamo è che la squadra ha ancora margini di miglioramento. Quanto manca per vedere la sua Roma ideale?

“È difficile. Secondo me questa è una squadra che sta dando molto, tutti i ragazzi sono nella condizione mentale e motivazionale di fare bene, la strada tracciata è molto buona e non si può parlare di impresa dopo 11 giornate. La squadra è cresciuta dal punto di vista tecnico, ci stiamo esprimendo già molto alti dal punto di vista delle potenzialità altrimenti non saremmo in quella posizione di classifica. Poi tutto può avere margini di miglioramento, sul piano tecnico facciamo sicuramente giocate migliori rispetto a qualche settimana fa, abbiamo una coralità di gioco diversa. I margini di miglioramento ce li hanno tutti, si lavora per quello”

La ripresa dopo le soste è sempre un’incognita per le big. Come stanno i nazionali che sono tornati? Sono pronti ad affrontare tre partite di fila? Aggiornamenti su Angelino e Dybala?

“Angelino ha cominciato a lavorare, anche se a livello individuale. Sta facendo buoni allenamenti, dipendiamo un po’ dai medici. Dybala e Bailey stanno lavorando insieme, secondo me sono belli avanti ma abbiamo bisogno del placet. I nazionali sono arrivati un giorno prima rispetto alle altre volte, hanno giocato quasi tutti, da giovedì ci siamo aggregati tutti quanti e fatto due buoni allenamenti. Cerchiamo di ripartire da dove ci siamo lasciati, anche se alla ripresa c’è sempre un po’ di incognita”

Abbiamo visto una Roma che faticava a produrre occasioni da gol fino a Firenze, poi la squadra è cresciuta. Dobbiamo aspettarci un’evoluzione in fase di produzione e concretizzazione? O dobbiamo abituarci a questa media realizzativa?

“Cerchiamo sempre di migliorare. C’è da dire che nelle ultime settimane abbiamo avuto fuori un po’ tutti gli attaccanti, un po’ di difficoltà è normale. Credo che nell’ultimo mese abbiamo migliorato la capacità di creare occasioni e di conseguenza abbiamo fatto qualche gol in più. Quando dico che alla manovra offensiva pensa tutta la squadra l’esempio è l’assist di Mancini per Celik. Anche domani cercheremo di mettere nelle condizioni migliori le caratteristiche che abbiamo”

Baldanzi lo abbiamo visto in un ruolo particolare nell’ultima partita. Che tipo di giocatore è? Domani può esserci una possibilità per lui?

“Le caratteristiche le conoscete tutti. Contro l’Udinese in emergenza abbiamo adottato una soluzione d’emergenza, credo che lui abbia delle capacità di giocare in quel ruolo, poi gliene mancano altre probabilmente. Ma è un giocatore duttile, che ha tecnica, molto rapido e che calcia bene. In certe situazioni vicino alla porta può diventare molto pericoloso, poi non è propriamente il suo ruolo ma è un giocatore efficace per noi. In questo momento o si adatta lui o Ferguson, negli allenamenti in queste settimane ha fatto delle cose importanti”

Nel suo modo di proporre calcio esiste la possibilità di giocare senza centravanti o è un’emergenza? Perché Pisilli ha avuto difficoltà a giocare?

“Nel calcio si può giocare in tanti modi, l’importante è che sia efficace. Nella mia carriera mi è capitato di avere Milito fare 24 gol, o Zapata o Muriel fare tanti gol, e l’anno in cui abbiamo fatto 98 gol non avevamo centravanti. Dobbiamo provare in campo quelle che sono le soluzioni, la capacità, come si sposano bene i giocatori. Poi ci sono momenti e momenti nella partita, credo che sia importante avere più soluzioni, utili a seconda della partita che dipendono più dagli avversari. Pisilli ha fatto un gol straordinario, nell’Under 21 segna con continuità, è un giovane tra quelli più interessanti del nostro calcio. In questo momento ha davanti Koné, Cristante, El Aynaoui e ho puntato più su di loro, ma è un giocatore a cui devo sicuramente qualcosa. Adesso entriamo in una fase di 16 partite consecutive fino a gennaio: ce ne sono 7 subito, poi 9 in un mese dove ci sono di mezzo le qualificazioni in Europa League e in Coppa Italia, quindi è facile prevedere che ci sarà bisogno di tutta la rosa. Finora ho utilizzato un nucleo, abbastanzo largo in verità, che ha fatto tante partite. È un momento in cui diventa fondamentale la rosa, anche perché con tante partite aumenta la probabilità di infortuni, e lì verra fuori la potenzialità della rosa e la possibilità per chi ha giocato meno di far vedere la loro crescita”

A settembre e ottobre la Roma ha perso dopo la sosta. È un qualcosa su cui ha lavorato o è stato frutto delle casualità di quelle partite? Hermoso sarà a disposizione?

“Non c’è niente di casuale, quando siamo andati sotto abbiamo quasi sempre perso, a parte Firenze. Ma man mano che acquisisci capacità realizzative riesci poi a superare anche un episodio sfortunato, è un processo di crescita anche questo. Hermoso si è fermato ieri, ha un fastidio e andrà valutato, ma per domani non c’è”

Qual è la sua idea sul mercato? È un po’ preoccupato visto che mancheranno due giocatori dal 14 dicembre?

“Questa è la realtà e dobbiamo andare avanti, affrontando la cosa giorno per giorno in base alle difficoltà che avremo. Andremo a perdere due giocatori di quelli che hanno giocato molto, che sono la componente forte di questa squadra, ma è una cosa che si sapeva. Quindi dovremo rimediare in altro modo e lo faremo”

Qual è la situazione di Rensch che nelle ultime 5 ha giocato meno di 30 minuti complessivamente?

“Ha giocato poco perché Wesley e Celik sono stati straordinari, quindi ha trovato meno spazio. Ma questo non toglie niente, che rimane quello che ha fatto un ottimo derby e ha fatto sempre bene quando è entrato. Domani può essere un’alternativa, mancando Hermoso le alternative sono quelle di un difensore o di un esterno riportando Celik dietro”

Cosa ne pensa eventualmente dal punto di vista tecnico e tattico un’eventuale pausa del campionato per la Nazionale?

“Non lo risolviamo qui. È un problema Fifa, è un problema mondiale. Il numero delle partite è salito in maniera esponenziale, tutte le partite sono importanti. Questo determina un maggior numero di infortuni probabilmente. Perennemente si discute sulla riorganizzazione dei campionati, fare una pausa a metà campionato a me non piace, però concentrare il periodo delle Nazionali forse sì”.

Ghilardi e Ziolkowski sono pronti per fare i titolari?

“Sono giocatori della rosa, quindi sono a disposizione e pronti”

Qualche tempo fa disse che la posizione della Roma era frutto di un caso. Quando non lo sarà più? Lei crede ai miracoli?

“Di casuale non c’è nulla, al massimo dopo pochissime partite. Dopo 11 giornate vuol dire qualcosina, sicuramente dopo il girone d’andata è più veritiero perché hai incontrato tutte le squadre. I miracoli non li fa nessuno, bisogna lavorare. Quando dico che si è liberi di sognare bisogna sognare, ma poi i sogni che si avverano sono pochi. Questo è un bel sogno, mal va che te lo ricordi per un pezzo. È presto, perché abbiamo iniziato”

A che punto è Tsimikas? Che difficoltà sta incontrando?

“Lui è uno di quelli che ha giocato un po’ meno perché quelli davanti hanno fatto bene. Poi basta una partita per cambiare le cose, ci sono vari esempi come Celik, Hermoso o Pellegrini. Alcuni di loro poi arrivano da periodi di lunga inattività, ma basta poco per cambiare le cose”

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