Roma, Gasperini: “Ferguson non sta dando risposte. Dybala? Domani può giocare”

Gian Piero Gasperini ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti il Sassuolo e sulle sconfitte contro Inter e Viktoria Plzeň. Scopriamo insieme le parole del tecnico della Roma.

Dopo le due sconfitte di fila tra Inter e Viktoria Plzeň, la Roma di Gian Piero Gasperini ha intenzione di tornare alla vittoria contro il Sassuolo. Da Ferguson all’ultimo periodo di difficoltà, ecco le parole del tecnico riportate da Sky Sport.

Roma, le parole di Gasperini

Manca l’attitudine ad attaccare l’area, è il problema principale?

“Sì, lo è, ma si tratta di una caratteristica allenabile. In attacco, come in difesa, si gioca di reparto lavorando sulle posizioni, sugli smarcamenti e altro ancora. Dobbiamo recuperare tutti i giocatori, dopo Dybala è tornato Bailey e ora bisogna dare una risposta in quel senso”.

Come prosegue l’esame di coscienza di cui ha parlato dopo il match con il Viktoria Plzen?

“Intendevo che bisogna lavorare assieme per capire come giocare in zone più pericolose, soprattutto dentro l’area, come si attacca la profondità e come si creano i presupposti per fare gol”

Quali sono le cause degli ultimi approcci alle partite in cui avete sempre subito gol? Come si migliora?

“Quello che mi consola è che finora c’è sempre stata la reazione, a dimostrazione che dal punto di vista atletico siamo sempre”

Come mai Ferguson è sparito? Aveva iniziato giocando spesso e nelle ultime partite si è visto pochissimo…

“Ferguson ha preso finora a 9 partite su 10. Lui deve dare delle risposte sul campo, al momento stanno mancando in maniera evidente. Ieri l’ho visto fare il primo allenamento giusto, ha 21 anni ed è reduce da campionati in cui ha giocato poco. Bisogna dargli fiducia, com’è giusto che sia, ma l’unica soluzione è quella di lavorare. Non è necessario giocare sempre con un centravanti alto e fisico, quello che conta sono altre cose come la velocità, la tecnica, l’abilità nel tiro e nel triangolare. Certo, se poi hai qualcuno che ti risolve dei problemi meglio ancora”

L’hanno seccata le parole di Dybala dopo la sfida col Plzen? Domani può giocare di nuovo dall’inizio?

“Lì per lì non mi erano piaciute, ma in spogliatoio ci siamo chiariti con tutti i quanti. Non devono esistere le parole “mosci” o “sottovalutazione dell’avversario”. Accettiamo di avere dei limiti, ma questo gruppo non merita che venga messo in discussione dal punto di vista dell’atteggiamento, sarebbe preoccupante se sbagliassimo sotto questo punto di vista. Domani può giocare, ha un’ottima resistenza, deve iniziare a calpestare di più l’area e a fare gol e assist. Non deve fare il centrocampista, lui è un attaccante. Ora sta molto bene e ciò mi fa ben sperare”

Per necessità ha dovuto cambiare la difesa nelle ultime partite, mentre era stata il reparto migliore prima. Gli errori che si sono visti sono dovuti a questi cambiamenti?

“Non sono d’accordo. I cambi sono stati pochi e hanno giocato quasi sempre gli stessi nonostante siamo impegnati ogni tre giorni. Wesley a sinistra sta facendo bene, ogni tanto è normale variare qualcosa tra turnover e cinque cambi. Poi spesso dipende da come vanno le partite… “

I cambi di formazione sono dettati da emergenze? Il bicchiere finora è mezzo pieno o mezzo vuoto?

“Lei è contenta? Sì? Allora si figuri io. Ieri il Milan ha pareggiato con una neopromossa, questo è un campionato difficile in cui non ci sono partite facili, ci sono molte squadre dello stesso livello. Non posso permettermi di abbattermi per una sconfitta, per quanto possa darmi fastidio. Devo subito pensare alla prossima. Ora abbiamo il problema del gol da risolvere e ciò non dipende da centravanti o falsi nueve. In campo ci va chi sa tirare, stoppare e passare la palla bene”

Per gennaio state cercando quell’attaccante forte di cui lei parla spesso?

“La mia esperienza insegna che è difficile trovare qualcosa di eccezionale, l’importante è non sbagliare le caratteristiche. Di esterni puri al momento abbiamo solo Soulè e Bailey. Ora non penso a gennaio, ma solo a risolvere una situazione che ci sta penalizzando molto. L’unico obiettivo è migliorare, anche attraverso nuove prove ed esperimenti. Abbiamo 6/7 giocatori, con gli allenamenti dobbiamo alzare l’efficacia”

Ziolkowski e Dovbyk come hanno reagito agli errori e ai fischi dello stadio?

“I fischi vanno accettati, sia dal singolo che dalla squadra. Si reagisce ripartendo il giorno dopo col lavoro. Io sostengo chiunque abbia la maglia della Roma, tutti devono reagire dopo una prestazione non all’altezza. L’obiettivo è sempre la crescita. Siamo in una fase iniziale, abbiamo margini enormi per migliorare, peggio è difficile”

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