Roma, Gasperini: “Wesley? Non lo rischieremo. Dybala centravanti? L’importante è che stia bene”

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Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Cagliari ai microfoni di Sky Sport. Ecco le parole del tecnico. 

Come sta Angelino? E la squadra?

“Nelle ultime settimane si è allenamento individualmente. Vedremo quando i medici daranno il placet per utilizzarlo. Ci sono stati vari acciacchi e influenze in questa settimana come Koné, El Aynaoui e Wesley che non credo rischieremo. Si aggiunge l’influenza di Baldanzi, ma per il resto sono degli highlander e sono sempre presenti. Cercherò di portare tutti, ma le valutazioni le faremo anche in funzione di giovedì”

Si sente di avere la rosa a disposizione per tre competizioni?

“La rosa numericamente è sufficiente, in questo momento sono acciacchi di pochi giorni. L’unico infortunato è Dovbyk, che è sulla via della guarigione. Numericamente la rosa è completa, chi ha giocato meno sta dando buone risposte come Ghilardi, Ziolkowski, Baldanzi e Pisilli. Sono molto contento di loro. In attacco sarebbe importante avere tutti con continuità: a quel punto potremmo fare meglio”

Dybala lo vedremo ancora centravanti?

“L’importante è che Dybala stia bene, altrimenti non può giocare lì né altrove. Aveva giocato bene fino al Milan, poi c’è stato questo nuovo stop. Oggi farà il primo allenamento con la squadra dopo l’influenza. Dybala è fortissimo, ma deve trovare continuità che ha avuto solo a sprazzi. L’attacco? Si può giocare in tanti modi: Baldanzi ha fatto bene a Cremona e col Napoli, dà belle risposte anche se non è proprio il suo ruolo. A seconda del centravanti cambia proprio il reparto”

El Aynaoui e Ndicka saranno disponibili col Como? E cosa chiede a Baldanzi e Dybala quando vengono schierati da centravanti?

“Non ne ho la certezza. Quando ti mancano Dovbyk e Ferguson cerchi l’adattamento migliore e quindi la tecnica e il gioco a terra. Bisogna sfruttare le caratteristiche di chi gioca, ma in rosa senza i due centravanti i migliori si cerca la soluzione migliore”

Cosa pensa di Bailey?

Spero possa alzare il livello, è stato fuori oltre due mesi. Subito dopo quasi un altro mese. E nel frattempo gli altri vanno forte: in un gruppo che viaggia non è facile poi inseguire. Si corre soprattutto nei mesi di novembre e dicembre, ma sicuramente ci puntiamo. Se funzionano gli attaccanti diventiamo più competitivi”

All’interno del suo gruppo ha dei giocatori di riferimento?

“Mi fido veramente di tutti a partire da leader come Svilar, Ndicka, Hermoso, Mancini. I giovani come Ghilardi e Ziolkowski che non hanno saltato un minuto in allenamento. Questo vale anche per i centrocampisti e gli esterni, Pellegrini, Soulé. E stavo dimenticando anche Pisilli, che sta facendo molto bene ed è un giocatore forte. Meriterebbe di giocare di più e non voglio fermarlo: se ci fosse la possibilità di giocare nella Roma sarebbe meglio. La forza della Roma in questo momento è un gruppo straordinario come mentalità” 

Pisilli può sostituire El Aynaoui quando partierà per la Coppa d’Africa?

“Direi di sì per quanto mi fa vedere in allenamento. Ho insistito su questo centrocampo perché sta facendo bene, ma sono convinto di Pisilli. Mi piacerebbe potesse giocare qui”

Cosa pensa di Palestra? E dell’assenza di Mina?

“L’assenza di Mina non cambia le nostre scelte, giocherà la formazione migliore. Palestra sta facendo cose forti: è un 2005 da anni all’Atalanta, l’anno scorso sembrava potesse saltare dei passaggi dopo aver giocato bene con l’Under 23. Era già molto seguito, voleva trovare spazio e lo sta facendo con valore. Anche lui spesso era chiuso nel ruolo come Bellanova e Zappacosta. Lui è la dimostrazione che i giovani devono giocare. Se non ci punti i giovani devono andare in squadre con meno ambizioni”

Come ha trovato Arena dopo il Mondiale giovanile? Entrerà tra i convocati?

“Sì, ci sarà. Lui è più giovane di Palestra ma gli step sono gli stessi. Per me conta avere una rosa di 17-18 giocatori insieme a dei giovani da utilizzare. Un settore giovanile importante come quello della Roma aiuta. Però questo discorso diventa difficile da fare quando si alzano gli obiettivi”

Cosa pensa di Ferguson se anticipasse il rientro in Inghilterra?

“Non se n’è mai parlato. In questo periodo si parla tanto, poi uno gioca di livello e cambiano tutti i giudizi. Ora è troppo presto, ci sono ancora tante partite”

Pellegrini sta diventando un uomo di Gasperini?

“No, lui è un uomo della Roma ed è un giocatore forte per valore. Si allena benissimo, è sempre presente ed è un ottimo ragazzo. Ecco perché fa parte di quel gruppo di capitani attaccati alla squadra”

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