Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Como-Torino. Ecco le dichiarazioni riprese da TuttoMercatoWeb.
Come sta la squadra?
“Bene. Ci siamo tutti tranne Lazaro: è stata confermato un piccolo problema al soleo, non ci sarà. Faremo il possibile per accorciare i tempi, è un giocatore importante. Ricci è squalificato, gli altri stanno bene”
Segnate tanto nell’ultimo periodo…
“Mi piace fare gol piuttosto che non prenderlo, preferisco avere tante occasioni. Sono state statistiche che fanno piacere, ma non le guardo: significa che stiamo avendo continuità. Questa squadra era vincolata a un solo giocatore nella realizzazione, ma avevo bisogno di segnare con più uomini e lo stiamo facendo”
Vanoli su Fabregas
Un pensiero su Fabregas
“Ho avuto la fortuna di vederlo da giocatore. Quando ero stato al Chelsea, gli spagnoli mi impressionarono come mentalità insieme a Pedro e Azpilicueta, ad ogni allenamento avevano mentalità forte per vincere e lavorare ai 200 all’ora. E, conquistato il posto, volevano tenerselo. Sono giocatori che hanno vinto tanti: Pedro vediamo ancora oggi cosa sta facendo…Il loro esempio di mentalità lo porto con me. L’anno scorso abbiamo lottato per il campionato, il Como è stato più bravo nella parte finale e noi a Venezia bravi ai play-off. E’ una società in crescita, hanno fatto un mercato funzionale e troveremo una squadra diversa rispetto all’andata: hanno aggiunto giovani di prospettiva e qualità. Sarà una bella sfida”
Torino, problema in mezzo al campo: chi sostituirà Ricci?
Senza Ricci, meglio un centrocampo a due o a tre?
“Possiamo fare entrambe le cose con i centrocampisti che abbiamo. Possiamo anche proseguire sulla strada che stiamo facendo: in una partita ci sono più partite, si può cambiare a gara in corso. La priorità non è il modulo, ma come li interpreti”
Vlasic può essere spostato più indietro?
“No, ho centrocampisti che possono fare i sostituti di Ricci: non ha senso partire con Vlasic a metà campo”
Può giocare Ilic?
“C’è lui, come Linetty, Gineitis e Tameze: posso scegliere”
Torino, come sta Ricci dopo il caso scommesse?
Ricci è sereno dopo il caso di ieri?
“Sisi…Sapete che è venuto il presidente, sta venendo quasi tutti i venerdì. Ha parlato con il presidente, l’ho visto sereno ma non entro nel merito. Penso a chi lo possa sostituire: l’ho visto tranquillo, Samuele ci ha chiesto di venire con la squadra. Ha chiesto scusa per l’espulsione, è un capitano che vuole stare vicino alla squadra ed è un bel segno”
E’ stupito da questi nuovi casi che girano? Lei ha visto cambiare i ritiri con le Nazionali…Cosa si può fare?
“Il sociale è cambiato, lo vedo con i miei figli, e dovremo capire questa generazione, aiutandola come hanno fatto i nostri genitori. E poi bisogna aspettare le dinamiche, la verità, poi si potrà parlare. Parlare prima non è bello…Come allenatore ed educatore, penso molto a questo: è un mio dovere da genitore e da tecnico, in generale il sociale è molto cambiato”
Si aspettava questo Fabregas da allenatore?
“Devi averlo dentro…Bisogna fare i complimenti a lui e alla società, è un esempio di crescita e di puntare sui giovani, oltre a giocatori funzionali a Cesc. E’ la chiave di ogni club per crescere e arrivare a qualcosa di importante. Non bastano i soldi, contano le idee: loro sono un esempio con investimenti mirati. Fabregas, venendo da un calcio di Premier, sta intraprendendo bene la figura del manager”
Vanoli su Milinković-Savić
Come sta Vanja dopo l’errore?
“Quando facevo l’Under 17, volevo far capire ai ragazzi e far vedere loro i gol che facevo…Poi è uscito il mio primo autogol memorabile in Scozia (ride, ndr). E ridevano tutti…Su Vanja, sapete che personalità ha ed è la sua forza che può portarlo anche alla sua debolezza. Tutti i ragazzi devono crescere, non c’è bisogno di dire a Vanja che ha sbagliato. E’ sereno, sa che sta facendo una grande stagione, tante volte gli ho detto che ci ha salvato. Guardo le cose positivo: ero arrabbiato per i primi 45 minuti per come abbiamo affrontato il Verona, ci è successo con Lecce, Genoa e Monza, e non è questione di approccio, ma mentalità di come si affronta una squadra che si aspetta. E’ un passaggio che dobbiamo fare, abbiamo fatto meglio fuori casa. Ma ho fatto i complimenti perché dopo avere sbagliato un rigore e quell’errore sul gol potevano ammazzare chiunque, invece abbiamo reagito e anche in 10 abbiamo cercato una vittoria che cercavamo. Parlo sempre di finale, capita che non vadano bene. Ma la reazione è un punto sul quale la squadra è cresciuta”
Il paragone con Jurić
Parla sempre bene delle altre società, un po’ come faceva Juric…
“Mi avete chiesto, rispondo. Ed è ciò che penso. E’ quello che sto cercando qua: se non arrivi tramite il lato economico, ci provo tramite le idee. Capire giocatori Torino, cercare dettagli per fare un passo in più e trovare soluzioni…Se non voglio alibi dai giocatori, non li cerco per me. Parlo con l’agronomo per migliorare il campo, così come altre cose, per motivare tutto ciò che ho. Ed è anche giusto prendere delle società come esempio. Ma non è una vergogna dire così – prosegue l’allenatore del Torino – Abbiamo visto cos’ha fatto l’Atalanta e cosa sta facendo. Piano piano, in ogni società dove sono andato ho sempre cercato di lasciare una società migliorare. Ciò che posso fare è dare il massimo, cercando soluzioni. Mi hanno insegnato che se non ci sono i soldi, devono esserci le idee. E io ci sto provando…”
Termina così la conferenza stampa dell’allenatore del Torino.