L’Udinese di Kosta Runjaic torna davanti al proprio pubblico con l’obiettivo di dare continuità al buon momento. Domani, i friulani ospitano il Lecce per l’8ª giornata: un match che, per i bianconeri, ha spesso significato sorrisi.
I numeri raccontano di un rapporto quasi perfetto tra l’Udinese e il Lecce, almeno in terra friulana: 70,6% di vittorie casalinghe contro i salentini, il miglior dato tra tutte le squadre attualmente in Serie A. Su 17 precedenti a Udine, i bianconeri hanno infatti raccolto 12 successi, 2 pareggi e appena 3 sconfitte. L’ultimo confronto, datato 5 ottobre 2024, terminò 1-0 grazie a una splendida punizione di Zemura.
Obiettivo: quarto successo con clean sheet
La formazione di Runjaic arriva alla sfida forte di tre vittorie consecutive contro il Lecce, tutte senza subire gol. Solo una volta nella propria storia di Serie A l’Udinese è riuscita a infilare quattro successi consecutivi con porta inviolata contro la stessa avversaria: accadde tra il 1997 e il 1998 contro il Piacenza.
Un traguardo che dà ulteriore motivazione a una squadra in crescita, solida e compatta nelle ultime uscite.
Le probabili formazioni
Udinese (3-5-2): Okoye; Goglichidze, Kabasele, Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Atta, Kamara; Davis, Zaniolo.
Allenatore: Runjaic.
Squalificati: nessuno. Indisponibili: Kristensen.
Lecce (4-3-3): Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Stulic, Morente.
Allenatore: Di Francesco.
Squalificati: nessuno. Indisponibili: Jean, Perez, Sottil.
Clima di fiducia a Udine
L’arrivo di Zaniolo ha portato entusiasmo e qualità tra le linee, mentre Davis sembra aver trovato continuità sotto porta. A centrocampo la fisicità di Karlstrom e la dinamica di Atta garantiscono equilibrio, con un occhio di riguardo alla spinta sugli esterni, chiave tattica del tecnico tedesco.
Dall’altra parte, il Lecce di Di Francesco vuole interrompere la serie negativa e ritrovare il gol contro un’avversaria storicamente ostica. I salentini punteranno sulla velocità di Morente e sull’estro di Pierotti, con Ramadani a fare da schermo davanti alla difesa.
