Jurić dovrà reinventare la difesa contro il Como se non dovesse recuperare Hien. Ecco le possibili soluzioni…
L’Atalanta si prepara alla sfida contro il Como con una difesa ridotta all’osso. Ivan Juric deve affrontare un’emergenza che lascia pochissimo margine di manovra: quattro centrali su sei sono indisponibili e il rischio di dover rivoluzionare tutto è concreto.
Il nodo principale riguarda Isak Hien. Lo svedese, ancora alle prese con un problema muscolare, resta in dubbio fino all’ultimo. Con lui in campo, i nerazzurri potrebbero mantenere il consueto 3-4-1-2, completando la linea arretrata con Djimsiti e Ahanor. Senza di lui, invece, lo scenario si complica.
Kolasinac, Scalvini e Kossounou sono fermi ai box, de Roon è squalificato e Bellanova si è infortunato. Le alternative sono ridotte e Juric deve valutare strade insolite. Una possibilità è il passaggio alla difesa a quattro, con Zappacosta e Bernasconi terzini e la coppia Djimsiti-Ahanor al centro. In mediana Musah ed Ederson, mentre il quartetto offensivo vedrebbe Samardzic, Pasalic e Lookman (o Sulemana) dietro a Krstovic.
Altra ipotesi: adattare un centrocampista alla retroguardia. Musah ha corsa e fisicità, Ederson e Pasalic esperienza e intelligenza tattica, ma nessuno nasce difensore. Non va esclusa neppure la carta dei giovani, con Timi Obric, classe 2005 dell’Under 23, pronto a un salto che avrebbe il sapore della scommessa.
Juric è così costretto a una scelta difficile: rischiare con soluzioni d’emergenza o sperare nel recupero del suo unico centrale di ruolo. In un momento così delicato, l’Atalanta sa che molto del suo destino contro il Como dipende dalle condizioni di Hien.